Estrazione per Macerazione

La macerazione eseguita dalla S.G.A. Lab., si differenzia da una macerazione classica, da due peculiarità principali, la prima è il rapporto di estrazione tra pianta e solvente (R/E o R:E) che è di 1:5 (R.E. 1/5), ovvero, 1 Kg di pianta su 4 litri di soluzione, la seconda è il fatto che viene messa a macerare in un circolatore, ciò perché, mentre la pianta macera, la soluzione idroalcoolica dalla parte bassa del vaso evaporerà e salendo andrà a condensarsi sulla parte alta dello stesso, poi da qui scivolerà lungo le pareti per scendere ancora nella parte bassa.

Questa circolazione rende il solvente più sottile, quindi più penetrante ed è per questa sua caratteristica che lo stesso solvente, grazie alla circolazione, essendo diventato più sottile ed avendo per ciò più potere penetrativo, sarà in grado di estrarre dalla pianta una maggiore quantità di principi attivi consentendoci di avere un prodotto con più elevata concentrazione di tali principi. Una volta filtrata la soluzione, nel recipiente rimane la pianta che è torchiata ed il liquido, così ottenuto, è filtrato ed aggiunto al liquido ottenuto in precedenza.

Il residuo della pianta torchiata, viene bruciato e le sue ceneri vengono poi versate nella soluzione ottenuta in precedenza. Il composto così ottenuto viene messo a circolare, tale circolazione rende la soluzione più sottile e quindi più volatile, il suo punto di evaporazione si abbassa e una quantità maggiore di liquido, considerando una temperatura costante, si trasforma in vapore.

La soluzione, presente nella parte inferiore del vaso, evapora e comincia a salire nella parte superiore. Il vapore aderisce alle pareti del vaso superiore e si trasforma, condensandosi, in piccole goccioline che, scivolando lungo il vetro, ritornano nella parte inferiore del circolatore, per poi evaporare e risalire di nuovo e così di continuo.

Tale circolazione fa sì che i sali solubili della pianta (oligoelementi) vadano in soluzione nella miscela e dunque sia energizzata. Gli oligoelementi andranno così ad agire in sinergismo con i principi attivi estratti dalla pianta stessa.

Vantaggi

  1. la circolazione rende non solo più sottile la soluzione idrogliceroalcoolica, dandole così un potere più penetrante, ma ha anche mandato in soluzione i sali contenuti nelle ceneri della pianta, ovvero gli oligoelementi. Con questo procedimento la nostra soluzione avrà così due effetti che agiscono in sinergismo: gli oligoelementi ed i principi attivi contenuti nella pianta.
  2. nella soluzione così ottenuta, la circolazione ha un effetto dinamizzante della soluzione, quasi equivalente al processo omeopatico della succussione: questo si ottiene grazie alla continua espansione e contrazione della materia.